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Digitalizzazione in Italia: a che punto siamo?

  • ITALIA: 20esimo posto secondo il DESI

     

    Secondo lo studio pubblicato nel 2021 dal DESI (Digital economy and society index) tra i 28 paesi membri dell’ Unione Europea, l’Italia occupa il ventesimo posto in merito alla digitalizzazione generale.

     

    Il DESI articola la sua analisi su quattro punti principali:

     

    • Capitale umano (competenze di utilizzo e di sviluppo)
    • Connettività  (stato della banda larga e accessibilità)
    • Integrazione tecnologie digitali (digitalizzazione in azienda, e-Commerce)
    • Servizi pubblici digitali (e-Government)

    Secondo questi indicatori, l’Italia non supera con la sufficienza i primi due punti, vale a dire il Capitale umano e la Connettività. Dallo studio è emerso che il nostro paese:

     

    • Presenta un numero relativamente basso di persone che abbiano le capacità e competenze di adattarsi alle nuove tecnologie. Inoltre la situazione è aggravata dal basso numero di laureati in campo ICT o nel settore informatico.
    • La situazione critica è determinata principalmente dalla quasi assenza della banda ultralarga (13% nel 2019)

     

    In compenso l’italia si è posizionata 18esima nel campo della digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni vantando un punteggio in media con gli altri paesi europei.

    La maggior parte degli uffici pubblici presenti sul territorio garantisce un servizio bilaterale garantendo la possibilità ai privati e alle istituzioni di usufruire di alcuni servizi direttamente online. Nonostante ciò resta sotto la media l'offerta dei servizi pubblici digitali che consentano ai cittadini di accedere a un buon numero di servizi e la scarsezza dei moduli precompilati.

     

    In merito alla digitalizzazione delle imprese il nostro paese è nella TOP 10, superando la media europea.

    In Italia tutte le PMI hanno un livello di intensità digitale almeno fondamentale pari al 10% superiore alla media dei paesi europei. Quasi tutte contano inoltre con l’ utilizzo della fatturazione elettronica e di un sistema cloud.

    Lo sviluppo delle IA (intelligenza artificiale) e l'utilizzo dei Big Data sono punti ancora deboli sul nostro territorio, mentre restano sotto la media lo sviluppo dell’ e-Commerce e l’utilizzo dell’ ICT per tematiche legate alla sostenibilità dell’ambiente.

  • INSERIMENTI DIGITALI IN ITALIA: come il nostro paese si è evoluto digitalmente?

     

    Nonostante il territorio italiano sia al 20esimo posto sulla digitalizzazione generale, possiamo riscontrare alcuni aspetti positivi.


    Tra i primi sottolineiamo la diffusione dello Smart Working in ambito pubblico. Secondo degli studi del Politecnico di Milano, si è messo in nota che per usufruire dello Smart working sarà necessario adottare strumenti digitali, cosa che potrebbe incentivare l’apprendimento dei sistemi informatici accrescendo il Capitale Umano.

    Per quanto riguarda le Pubbliche amministrazioni il 50% degli impiegati devono svolgere un lavoro in modalità agile, cosa che implica l’acquisizione di nuove competenze e la necessità di inserire nuove soluzioni informatiche per poter garantire ai colleghi un lavoro funzionale anche se a distanza.

     

    Il progresso si è visto anche nel campo della sanità digitale: l’utilizzo di portali per la gestione delle certificazioni e reperti medici è stato un inserimento di grande rilevanza per la società italiana. Viene offerto, così, al cittadino una modalità di risparmio in termini di spazio e tempo, eliminando lunghe file e spostamenti verso le strutture per ritirare la modulistica. Tra i servizi sanitari digitali più rilevanti citiamo:

     

    • Tessera sanitaria
    • Fascicolo Sanitario Elettronico
    • Ricette digitali
    • CUP (centro unico di prenotazione)
    • Digitalizzazione delle cartelle cliniche
    • Telemedicina 

     

    In conclusione è bene  tenere presente il servizio SPID e Identità digitale, uno strumento sul quale privati e Pubbliche Amministrazioni stanno puntando tanto e continueranno a usufruirne anche nei prossimi anni.

    Il servizio SPID consente al cittadino di comunicare direttamente con le pubbliche amministrazioni e accedere ai diversi servizi attraverso lo smartphone. Una soluzione particolarmente apprezzata dagli italiani.

  • PRONOSTICO: come si evolverà l’Italia in tema di digitalizzazione?

     

    Il governo italiano ha annunciato un piano ambizioso per la digitalizzazione del paese, con l'obiettivo di investire circa 24 miliardi di euro nei prossimi anni. Tra le priorità ci sono l'innovazione tecnologica, la formazione digitale e la connettività a banda larga. Ci si aspetta che questi investimenti porteranno a un aumento della produttività, della competitività e della qualità della vita in Italia. Inoltre, l'adozione di tecnologie digitali potrebbe favorire la trasformazione delle imprese italiane, migliorando la loro efficienza e la loro capacità di competere sui mercati internazionali.

     

    Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare, come la scarsa diffusione di alcune tecnologie e servizi digitali nelle aree rurali e meno sviluppate del paese, la necessità di sviluppare competenze digitali tra la popolazione e l'adeguamento della legislazione italiana per garantire la sicurezza e la protezione dei dati personali.


    In generale, il pronostico per la digitalizzazione in Italia è positivo, ma richiede un impegno costante e a lungo termine da parte delle istituzioni, delle imprese e della società nel suo insieme.

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