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Smart Machine: studente modello dell’industria

  • Sono pronte a studiare in tempo reale i dati a cui hanno accesso e a fornire analisi e risultati attendibili. Di chi stiamo parlando?

    Se fossero degli studenti, le smart machine avrebbero una pagella da lode. Non a caso il termine inglese “smart” si può tradurre in italiano con le parole “intelligente” o “brillante”. Queste caratteristiche descrivono perfettamente una nuova generazione di macchine per l’industria.

    Proviamo allora a capire cosa fanno nel dettaglio le smart machines, come funzionano e in cosa si distinguono da quelle tradizionali. Chissà, magari in un futuro non troppo lontano diventeranno anche più intelligenti di noi.

    In quest’articolo esploreremo i concetti chiave della conservazione digitale e le sfide che le organizzazioni devono affrontare per garantire la preservazione a lungo termine delle informazioni digitali.

  • Cos’è una Smart Machine?

     

    Le smart machines nascono dall’unione tra funzioni tecnologiche e necessità degli utenti. L’obbiettivo primario nella loro progettazione è infatti quello di soddisfare le esigenze specifiche di ogni azienda all’insegna della mass customization, nell’ottica di risultare compatibili con l’attuale modello dell’Industria 4.0.

    Secondo Automazione news una macchina può essere considerata smart quando “ha l’abilità di raccogliere i dati giusti, al momento giusto, per combinarli in modo corretto, attribuendo loro un significato e usandoli per estrarre informazioni preziose, in modo da eseguire le azioni appropriate per migliorare la produttività e l’efficienza, riducendo al minimo gli sprechi, il consumo di energia e i tempi di inattività in fabbrica.”

     

    Cosa vuol dire?

    In parole semplici le smart machines sono delle macchine industriali altamente tecnologiche, capaci di analizzare i dati da loro prodotti e di generare da questa analisi dei risultati. Questi risultati sono poi utili agli utenti per prendere decisioni all’interno del processo produttivo.

  • Smart Machine: ecco come funzionano

     

    Come fanno le smart machines ad analizzare i dati?

    Tramite la connessione in rete. Come sostenuto da Alberto Griffini, Product Manager di Mitsubishi Electric: Il concetto di smart machine si estende alla connessione in rete quindi alla possibilità di scambiare dati con altre macchine o altri sistemi: è, dunque, la condivisione dei dati che rende la macchina intelligente.”

    Su questo concetto di interconnessione e di condivisione dei dati si gioca la sostanziale differenza tra le smart machines e le macchine industriali tradizionali: se prima le macchine venivano gestite manualmente e le decisioni erano sempre prese dagli operatori oggi, grazie a queste macchine interconnesse, la calibrazione del lavoro viene gestita in maniera automatica.

     

    Su quali tecnologie specifiche si basa una smart machine?

    La connettività delle smart machines si basa su due concetti fondamentali: l’IIoT (Industrial Internet of things) e il Cloud. Il lavoro integrato di queste due tecnologie garantisce il corretto funzionamento della macchina.

    Tramite il concetto di industrial Internet Of Things e grazie alla connessione in rete, le smart machines sono in grado di comunicare con altre macchine e smart objects all’interno dell’azienda. Questa costante comunicazione permette l’acquisizione di dati provenienti da vari dispositivi contemporaneamente. A questo punto interviene la tecnologia Cloud, che permette di accedere a questa grande mole di dati in ogni momento e da ogni dispositivo per garantirne l’analisi.

  • Verso l’efficienza: il percorso delle smart machine

     

    Proprio come uno studente che supera varie prove ed esami per accrescere il suo livello di apprendimento, anche le smart machine necessitano di passare attraverso diverse tappe per arrivare al pieno sviluppo delle loro capacità e lavorare con la massima efficienza ed autonomia. Una sorta di percorso verso la Maturità.

     

    Partendo da processi di automazione più tradizionali come:

    • Efficency-based Automation: basata sull’aumento dell’efficienza generale e sulla riduzione dei costi
    • Service-based Automation: basata sul concetto di pay-per-use
    • Outcome-based Automation: basata sul concetto di pay-per-autocome

     

    Il punto di arrivo di questo percorso è quello che Giuseppe Biffi, Digitalization Business Development Manager di Siemens, definisce Fully Autonomous Manufacturing. Un vero e proprio traguardo finale nel percorso dello sviluppo di una smart machine.

    Questo termine descrive una macchina che è ormai in grado di gestire la produzione in maniera totalmente automatizzata grazie all’interconnessione con le altre componenti e macchinari industriali.

  • Uno strumento vantaggioso

     

    L’uso delle smart machines offre una serie di importanti vantaggi alle aziende che decidono di adottarle: la manutenzione predittiva permette una generale riduzione dei tempi e dei costi di manutenzione e un abbassamento dell’impatto ambientale delle macchine, oltre a migliorare la produttività generale.

    Ma esistono vantaggi anche su altri fronti: dall’efficienza alla maggiore precisione, fino alla possibilità di avere accesso a enormi quantità di dati e informazioni in ogni momento, garantendo la gestione da remoto.

     

    Le smart machine sono anche in grado di migliorare il rapporto uomo-macchina rendendo più semplice e intuitivo il loro utilizzo, permettendo così una relazione più collaborativa.

    La connettività delle smart machine inoltre non si ferma solo a livello di fabbrica, ma verticalmente si connette con tutto il sistema aziendale tramite l’ERP.

    Queste macchine promettono di rivoluzionare completamente il mondo dell’industria per come lo conosciamo oggi. Questo processo si sta già realizzando: in un mondo in cui anche la quotidianità diventa sempre più digitale sono molte le aziende che sentono forte la necessità di estendere questa digitalizzazione anche a livello produttivo.

     

    Questa nuova esigenza proietta lo sviluppo delle smart machines verso un futuro sempre più tecnologico che, nel giro di pochi anni, potrebbe renderle capaci anche di lavorare e decidere in completa autonomia, senza più bisogno di alcun intervento da parte dell’uomo.

    Grazie ai nuovi approdi dell’intelligenza artificiale e del machine learning le smart machine diventano sempre più abili ad imparare, veloci e intelligenti. Questi studenti modello sono pronti a continuare a sorprenderci. Non ci resta che osservare quali altre sorprese ci riserveranno.