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Con la pandemia il concetto di tecnologia ha iniziato ad essere più famigliare, potremmo addirittura dire che il covid, nel complesso, una nota positiva l’ha lasciata: ha dato una spinta al mercato implementando l’uso della tecnologia e di software gestionali nelle aziende.
Ma andiamo a capire cosa è un software gestionale, quali sono i suoi vantaggi all’interno delle PMI e delle PA, e dove si può ancora migliorare analizzando i dati della ricerca “Il software gestionale in Italia: il percorso di trasformazione di PMI e PA” condotto da Osservatori Digital Innovation.
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Il mercato del Software Gestionale
I software gestionali sono degli strumenti utilizzati dalle imprese per gestire, di base, le attività di amministrazione e contabilità aziendale e ,di solito, comprende diversi moduli e funzionalità sbloccabili sulla base delle esigenze di business.
Vuoi approfondire la conoscenza del software gestionale?
Leggi questo articolo: https://www.siatec.it/news-e-iniziative/dettaglio-articolo/Gestionale-ERP-ecco-perche-la-tua-azienda-ne-ha-bisogno/
A seguito della ricerca “il software gestionale in Italia: il percorso di trasformazione di PMI e PA” condotta da Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con AssoSoftware è emerso che, all’interno della crescita del mercato dei software e servizi correlati, il fatturato generato dalle software house produttrici di software gestionale è aumentato del 16%, passando da un valore di 17,2 miliardi di euro del 2020 a 19,9 nel 2022.
Su un campione di 514 PMI cross-settoriali e 158 comuni è stata riscontrata una notevole diffusione di software gestionali e una tendenza alla crescita rispetto allo scorso anno, in particolare nei seguenti ambiti: Gestione documentale e WorkFlow, Gestione amministrativa e contabile, Controllo di gestione, CRM, Gestione del personale e Gestionali core di back end.
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I 5 software più utilizzati e diffusi
Gestione documentale e WorkFlow
Data la situazione pandemica è inevitabile l’uso di moduli di Gestione documentale e WorkFlow, infatti è proprio in questo ambito che si è registrata la crescita più significativa: si tratta di un aumento del 6% rispetto al 2021, giungendo ad uso del 48% delle PMI.
Se vuoi approfondire l’argomento del WorkFlow leggi “Flow documentale: il flusso di coscienza della tua azienda” e “Gestione documentale : i vantaggi che semplificano i tuoi processi”.
Gestione amministrativa e contabile
Un altro dato che ha attirato l’attenzione per incremento e diffusione è la presenza dei moduli di Gestione amministrativa e contabile, i quali contano un aumento del 4% rispetto al 2020.
Per approfondire leggi I 10 vantaggi del Software Gestionale.
Controllo di gestione
Anche i software di controllo di gestione, rispetto al 2021 hanno registrato un aumento pari al 3% arrivando al 58% di aziende che hanno adottato una soluzione.
Si tratta di un ramo di pianificazione a supporto delle decisioni orientato verso il digitale in cui si adotta un approccio trasversale analitico e automatizzato.
CRM e Gestione del personale
Seppur sia un modulo ancora in fase di diffusione, il Crm, sta avendo una crescita del 2% in più rispetto allo scorso anno; mentre i software per la gestione del personale registrano sono adottati dal 61% degli intervistati, ovvero l’1% in più rispetto al 2021.
Se sei interessato all’argomento leggi anche “Infinity CRM- software per la gestione dei clienti”.
Gestionali core di back end
Mantengono una stabilità di diffusione i moduli gestionali legati ai processi core di back end software, ossia Logistica e magazzino pari al 54% e l’approvvigionamento e produzione pari al 50%.
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Software Gestionali: ci sono le possibilità ma non vengono sfruttate
Il presidente di AssoSoftware, Pierfrancesco Angeleri, ha affermato che all’interno dei software possiamo trovare la svolta verso un cambiamento organizzativo profondo, inoltre, al fine di supportare migliori decisioni e avere un flusso di lavoro interconnesso bisogna guardare ai software con un approccio strategico e integrato.
Ha concluso spiegando, come le imprese e le PA debbano ancora maturare su questo fronte nonostante l’uso di software gestionali abbia risultati positivi e porti numerosi vantaggi.
“La tecnologia è il primo passo per un cambiamento organizzativo più profondo: è necessario guardare ai software con un approccio strategico e integrato per ottenere flussi di lavoro più snelli e interconnessi, nonché supportare migliori decisioni grazie a dati corretti e sempre aggiornati. La crescita dei dati di adozione dei software gestionali è incoraggiante ma il nostro tessuto di imprese e pubbliche amministrazione deve ancora maturare, abbattendo i freni culturali e costruendo competenze digitali. I vantaggi derivanti dall’uso di software gestionali sono comunque tangibili, lo dimostrano chiaramente i dati sulle performance che crescono a fronte di un aumento dell’adozione e dell’integrazione dei software”
Per collegarsi a ciò che ha detto Angeleri, se si vanno ad analizzare i dati sull’integrazione dell’uso di software possiamo notare un quadro frammentato: solamente il 29% delle PMI utilizza software integrati tra loro.
Mentre per quanto riguarda la gestione dei dati risulta che:
- Più di un’azienda su 4 è sottoposta al rischio di duplicazione ed errori dei dati dato che utilizzano strumenti a silos con ciascuno un deposito dati diverso;
- Il 43% delle PMI usa un deposito unico per tutte le applicazioni;
- Il 30% delle PMI ha introdotto solo una parte dei software usati.
Come ha affermato anche Angeleri, all’interno delle PMI e PA ci sono ancora degli ostacoli da abbattere per giungere ad una completa adozione e interconnessione delle soluzioni gestionali. Quali sono gli ostacoli da superare?
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PMI e PA: ostacoli e addetti al digitale e IT
Il principale ostacolo è di natura culturale, infatti all’interno delle PA è presente personale addetto al digitale e IT solo per una questione di obbligatorietà e solamente il 35% dei campioni ha altro personale dedicato in supporto al responsabile per la transizione digitale.
Mentre, per quanto riguarda le PMI, il problema è la mancanza di visione strategica sul tema: infatti, essendo difficile investire nel digitale e arricchire le competenze solo nel 51% delle PMI è presente personale dedicato all’IT e al digitale.
Leggi anche il “IT Manager: il professionista di cui non sapevi di aver bisogni”
Nonostante le limitazioni appena citate, piano piano si sta diffondendo la consapevolezza di questi software, ed anche i loro benefici.
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I 5 benefici per le PA
I principali benefici nell’uso delle soluzioni gestionali sono la chiarezza e l’aggiornamento.
Grazie all’uso di questi software è possibile monitorare trasversalmente i processi, gestirli anche al di fuori dalle sedi dell’ente e saper con chiarezza quali sono le responsabilità e gli stati di avanzamento.
In ambito delle Pubbliche Amministrazioni, l’uso dei software gestionali porta 5 vantaggi, e non solo:
- Trasparenza sui processi dell’ente
- Controllo sui processi dell’ente
- Qualità del patrimonio informativo
- Capacità di supportare nuove modalità di lavoro come lo Smart Working
- Maggiore interoperabilità tra applicativi e processi
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I 3 benefici delle PMI
Nell’ambito del privato invece, l’uso delle soluzioni gestionali trova vantaggi in materie coinvolte con la competitività d’impresa, in particolare:
- Prendere decisioni migliori perché più informate
- Dati sempre aggiornati in tempo reale
- Controllo sulle performance di processo
Anche per le PMI è importante la trasparenza e controllo sui processi aziendali.
Grazie all’integrazione dei software più estesi e un’organizzazione più strutturata, le PMI che utilizzano strumenti per la digitalizzazione dei processi aziendali registrano un indice di performance superiore al 65% rispetto alla media di mercato.
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Software Gestionali: opportunità da sfruttare
Nonostante le PA abbiano un indice di adozione maggiore rispetto alle PMI, si osserva che solo il 7% del campione di enti locali può definirsi avanzato.
Questo perché l’adozione di software digitali da parte delle PA non è volontario ma dato da un obbligo; quindi, non la vedono come un’opportunità e di conseguenza non si approcciano in modo maturo all’uso di nuove tecnologie.
Il vicepresidente Assosoftware, Piermassimo Colombo ha espresso la volontà di creare una guida in grado di seguire gli enti in questo percorso, grazie anche alla collaborazione da parte di tutti gli attori, promuovendo piani di incentivazione.
“La consapevolezza sulla rilevanza strategica dei software è ormai radicata, in ambito pubblico e privato, pur con obiettivi diversi. Le Pmi e le Pa avanzate nel percorso di trasformazione sono ancora poche ma i casi di successo evidenziano benefici tangibili legati all’efficienza e all’efficacia dei processi. L’impatto potenziale di queste soluzioni sul sistema paese è significativo ma deve essere correttamente guidato. Enti e aziende dichiarano una mancanza di risorse finanziarie e competenze per poter accelerare: è necessario che tutto l’ecosistema, a partire dalle istituzioni fino agli attori del mercato, si muova in modo coordinato per favorire questo percorso, promuovendo piani di incentivazione e lavorando alla creazione delle competenze digitali nel Paese, ambito su cui l’Italia è particolarmente indietro rispetto al resto d’Europa”.
Da questo articolo si evince che i software gestionali possono essere un’enorme risorsa per il mercato e per l’azienda stessa se solo si sfruttano a pieno i vantaggi e le opportunità, infatti è solo attraverso la giusta guida, collaborazione e volontà che si può arrivare ad un uso completo delle possibilità date da queste soluzioni digitali.
Se sei interessato ad avere più informazioni sull’uso dei software gestionali, oppure vuoi avere dei chiarimenti in merito noi di Siatec siamo a completa disposizione. Contattaci senza impegno compilando il modulo qui sotto.
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